I Templi Greci Gruben.pdf [CRACKED]
CLICK HERE >>>>> https://ssurll.com/2sXKws
L'Heràion di Olimpia è un tempio greco eretto intorno al 600 a.C. Si tratta di uno dei più antichi templi dorici, uno dei primi peripteri e sicuramente il più antico con dei resti ancora leggibili e capaci di far comprendere la conformazione generale dell'edificio, anche in alzato.[1]
La cella era tripartita dal doppio colonnato interno, secondo una soluzione innovativa e precoce che diventerà comune, ma aveva colonne molto vicine alle pareti e alternativamente riunite ad esse con muri divisori a formare una serie di "cappelle" laterali; inoltre c'era corrispondenza tra le colonne interne e quelle esterne del peristilio.[2] In questo modo, lo spazio centrale in cui era collocata la statua di culto era in asse con l'ingresso e quindi ben visibile, la visione del visitatore non era ostacolata dal colonnato centrale come accadeva in templi di età precedente.
Gli intercolumni insolitamente larghi hanno fatto pensare alla presenza di architravi lignei sui quali fossero fissate metope in bronzo.[4] Probabilmente, infatti, l'edificio era originariamente costruito in mattoni crudi per le murature e legno per colonne e parte della trabeazione confermando la tradizionale ipotesi dell'origine lignea di tutto il linguaggio architettonico degli ordini greci, e del dorico in particolare, avanzata fin da Vitruvio e rappresentando comunque un'importante testimonianza della transizione dal tempio in legno a quello in pietra.[4] Pausania, che visitò il tempio nel 176 d.C.,[5] nella sua Periegesi della Grecia attesta la presenza nell'opistodomos, di una colonna di legno di quercia, superstite di quelle originarie che erano progressivamente sostituite da altre lapidee, grazie alle donazioni al santuario, determinando una grande varietà di stili, diametri e materiali, tutt'oggi rilevabile dai reperti:[6] le colonne più antiche (VI secolo a.C.) appaiono tozze e dotate di abaco ed echino molto aggettanti, mentre le più recenti sono più esili, avendo un diametro di base minore rispetto a quelle precedentemente descritte, e possiedono capitelli meno aggettanti. Inoltre alcune sono monolitiche ed altre divise in molti rocchi. Il pavimento era realizzato in una sorta di rudimentale cocciopesto.[7]Le tegole del rivestimento del tetto, di cui rimangono alcuni frammenti, erano in terracotta e sistemate nella maniera detta "laconica". In terracotta erano anche le antefisse e l'acroterio policromo.[8] 2b1af7f3a8